Italia: un paese europeo? Un'analisi comparata della cultura politica italiana

Gli italiani sentono di appartenere ad una nazione, hanno cioè un sentimento di identità nazionale? E in che misura questo senso di identità nazionale è uguale o diverso da quello di altri popoli, come gli inglesi o i francesi? Quali sono le opinioni e gli atteggiamenti prevalenti tra gli italiani nei confronti della politica, del governo, delle istituzioni, rispetto a quelli diffusi in altri paesi europei? In che modo le opinioni degli italiani verso gli "oggetti" politici si differenziano da quelle espresse da altri cittadini dei paesi europei? Quali forme di partecipazione vengono preferite dagli italiani, rispetto ad altri cittadini europei? Quale è il rapporto tra cultura e sistema partitico in Italia? E in che modo il sistema partitico viene condizionato dagli orientamenti politici e influenza a sua volta lo stile della competizione politica? Si può affermare che l'Italia è ancora oggi una "democrazia difficile" proprio a causa dei modelli culturali prevalenti tra i suoi cittadini?

Questi i principali interrogativi a cui il presente volume aspira a portare un contributo di informazioni nuove e politicamente significative. La ricerca degli elementi di somiglianza e di diversità della cultura politica degli italiani rispetto a quella dei maggiori paesi europei viene infatti svolta attraverso un'ampia raccolta di dati tratti da sondaggi d'opinione.

L'Autrice si sofferma su alcune delle cause della diversità italiana nella formazione stessa della nazione e ne esamina le ripercussioni sul sistema partitico. Il volume rappresenta così un originale contributo ad una più approfondita riflessione sulle difficoltà e sulle opportunità della democrazia italiana.

Maria Weber, nata a Firenze nel 1951, è ricercatrice di scienza politica presso l'università L. Bocconi di Milano. Autrice de Il voto delle donne (1977), La Cina dopo Mao (1980), ha curato con M.C. Gibelli Una modernizzazione difficile: economia e società in Cina dopo Mao (1982). In questa stessa collana ha pubblicato, come coautrice, Cosa pensano gli operai (1984).