L'ultimo Croce e i nuovi problemi

In un Pensiero del 1943, Croce raccomandava, «quasi a testamento spirituale», la parte del suo pensiero che riguardava la vitalità, forse intuendo che stava lì l'aspetto più inquietante e fecondo ad un tempo del suo pensiero. La forza vitale che egli aveva elevata a forma economica, onde superare il dualismo di natura e spirito e rendere possibile la circolarità dello spirito, pur operava sotterranea e veniva fuori in particolari momenti della vita sociale, mettendo in crisi il provvidenzialismo di uno Spirito universale.

E il primo ad accogliere quella raccomandazione fu proprio Croce che negli anni seguenti, sotto la spinta delle vicende della guerra, ripensò quel tema, dando conclusioni nuove, in articoli del 1951, prima sul Mondo e poi in Indagini su Hegel, nei quali il fondamento della dialettica veniva riposto non più nel pensiero, ma nella forza vitale. L'autore di questo volume ha avuto la fortuna di stargli vicino in quegli anni e di manifestare al Maestro i propri dubbi e riserve, sia in conversazioni sia in uno scambio epistolare qui pubblicato per la prima volta, sulla identificazione di vitale ed economico, che rendeva

difficile una dialettica spirituale.

Seguire il graduale processo che portò a quella identificazione e le sue difficoltà e resistenze fino alla sua crisi, è il compito di questo volume.

Antonino Bruno è professore di Filosofia morale e direttore dell'Istituto di filosofia della facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Catania. Tra le opere principali ricordiamo: Religiosità perenne (1947); Illuminismo e romanticismo in Rousseau e in Hegel (1953); Economia ed etica nello svolgimento del pensiero crociano (1958); La formazione del pensiero politico di Rousseau (1965); Politica e valori in Max Weber (1971); Croce e le scienze politico-sociali (1975); Marxismo e idealismo italiano (1979). Ha pubblicato per i nostri tipi, Etica moderna (1983) e curato il volume miscellaneo, La crisi del soggetto nel pensiero contemporaneo (1988).