La nuova normativa su prevenzione e sicurezza

II sistema della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro è stato profondamente innovato dal decreto legislativo n. 626 del 1994.

La gestione dell'innovazione comporta, in particolare per le aziende, per i lavoratori, per gli operatori notevoli impegni di conoscenza e di approfondimento, in una materia che coinvolge vari interessi, tutti di imprescindibile rilievo.

Sulla spinta della normativa comunitaria, di cui è figlia l'innovazione di diritto interno, le stesse relazioni industriali dovranno affrontare questioni nuove, attraverso l'impegno comune di parti sociali e pubblici poteri.

Nella linea di una tradizionale attenzione alle problematiche dell'ambiente di lavoro, propria e delle realtà associate operanti nei diversi settori produttivi, l'lntersind ha organizzato una Giornata di studio per offrire, in particolare alle funzioni aziendali più direttamente interessate, un'occasione di riflessione sulle più rilevanti innovazioni introdotte dal decreto legislativo.

II volume raccoglie gli Atti della Giornata di studio, svoltasi a Roma il 7 marzo 1995. Dopo un intervento introduttivo del presidente dell'lntersind, Agostino Paci, che ha richiamato ragioni e finalità dell'iniziativa, la Giornata di studio si è sviluppata attraverso la relazione di base di Carlo Smuraglia (Caratteristiche e finalità del recente intervento legislativo), l'illustrazione dei nuovi impegni aziendali per i servizi ambientali (Giovanni Nocca: La valutazione del rischio; Paolo Lamanna: II medico competente; Francesco Moruzzi: II servizio di prevenzione e protezione) e le ulteriori relazioni di Giuseppe Sica (Sistema sanzionatorio e nuove responsabilità del datore di lavoro), Pietro Magno (L'lnail tra prevenzione e assicurazione) e Bruno Veneziani (L'impatto sulle relazioni industriali).

Un'approfondita discussione a più voci tra autorevoli rappresentanti delle parti sociali ha concluso i lavori, ai quali hanno fornito un contributo rilevante anche altri interventi, tra i quali quello del sottosegretario Francesco Liso, a sottolineatura dell'attualità e della complessità di una tematica "di frontiera".