Per una filosofia della guarigione.

La pillola "placebo" è confezionata con una sostanza inerte che non ha alcun effetto curativo né alcun effetto nocivo.

Nella medicina moderna questa pillola fa parte delle ricerche cliniche sull'efficacia reale dei farmaci che vengono proposti dai laboratori dove si sintetizzano chimicamente molecole nuove.Si vuole eliminare in tal modo la componente emotiva, psichica, legata nel terapeuta al desiderio di vedere dei successi e nel paziente ad un parallelo desiderio di ricevere una sostanza finalmente capace di alleviare le sue sofferenze.

L'autore, sulla base della documentazione dell'uso del placebo e dei suoi effetti spesso benefici riflette sulle componenti non chimiche e non tecniche del sistema di cura.Il volume informa il lettore delle influenze della psiche sul corpo e sui suoi processi patologici: il che, alla luce delle avanzate ricerche sulla psicoimmunobiologia, ha un interesse notevole.Tali reazioni della psiche sono favorite dalla storia culturale della vita dello stesso paziente, dal contesto culturale nel quale si ammala e dal rapporto che l'unità curante (medico, infermiere, ecc.) instaura con lui.

L'autore può così presentarci il passo successivo dell'interpretazione del placebo nell'atto medico e precisamente il concetto di effetto placebo.

Questa definizione comporta una particolare considerazione degli aspetti simbolici, riferiti non solo ai processi psicologici che si verificano nel paziente ma anche ai sistemi culturali e sociali.

L'idea che l'effetto placebo sia indipendente dal placebo e che quindi non sia necessaria la somministrazione di una sostanza per provocare le caratteristiche positive dell'effetto placebo sta al centro di questo libro.È il motivo delle complesse riflessioni filosofiche sul problema mente-corpo e sugli aspetti etici del rapporto medico-paziente, rapporto che viene qui rivalutato nella prospettiva di una nuova medicina della persona intera.

Howard Brody è uno dei più importanti bioeticisti americani; lavora presso l'Università del Michigan promuovendo una "etica narrativa", che perviene ai principi etici partendo dalle storie di vita. È autore di Stories of Sickness e The Healer Power (Yale U.P.).