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Reti per una città che cura
Autori:

Alice Ranzini

Reti per una città che cura

Dispositivi per politiche urbane inclusive

Di fronte a dinamiche sociali e territoriali sempre più complesse e transcalari appare urgente ritrovare orizzonti operativi e di senso per risignificare l’ambito locale. Le reti attive nei contesti fragili e marginali rappresentano in questo senso un dispositivo privilegiato per affermare una diversa pertinenza dell’intervento pubblico alla scala del quartiere. Il legame con il territorio e il radicamento nel quotidiano possono aprire prospettive di innovazione degli strumenti e delle competenze per la comprensione e il trattamento ravvicinato della marginalità e di governance condivisa dei processi e delle risorse per un’azione integrata e di visione.

Pagine: 196

ISBN: 9788835172864

Edizione: in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 330.17

Pagine: 196

ISBN: 9788835142942

Edizione:in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 330.17

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM Readium LCP

Informazioni sugli e-book

Di fronte a dinamiche sociali e territoriali sempre più complesse e transcalari appare urgente ritrovare orizzonti operativi e di senso per risignificare l’ambito locale. Le reti attive nei contesti fragili e marginali rappresentano in questo senso un dispositivo privilegiato per affermare una diversa pertinenza dell’intervento pubblico alla scala del quartiere. Il legame con il territorio e il radicamento nel quotidiano possono aprire prospettive di innovazione degli strumenti e delle competenze per la comprensione e il trattamento ravvicinato della marginalità e di governance condivisa dei processi e delle risorse per un’azione integrata e di visione. Il quartiere Giambellino Lorenteggio a Milano è riletto come esempio di processi di attivazione collettiva che nel campo intermedio tra intervento sussidiario e azione territoriale autorganizzata si stanno affermando come sistemi territoriali di cura per territori e soggettività fragili. Rilanciando il ruolo territoriale del welfare e ripristinando la relazione dialogica tra competenza e advocacy, questa rete ha dato un diverso significato al proprio ruolo, agendo come dispositivo di riconoscimento e capacitazione di soggetti marginalizzati e ripristinando il dialogo tra quartiere e città.

Alice Ranzini ha conseguito il dottorato di ricerca in Pianificazione Territoriale e Politiche Pubbliche per il Territorio presso lo IUAV di Venezia ed é assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Si occupa di processi di sviluppo locale nei contesti urbani marginali e di politiche abitative. Fa parte del laboratorio di ricerca interdisciplinare CURAlab (www.curalab.polimi.it).

Premessa. Posizionamenti e apprendimenti
Introduzione. Reti territoriali tra rischi e possibilità

Un concetto divenuto paradigma. La rete come sfida per le politiche territoriali

Orientarsi nella nozione di rete attraverso la sua evoluzione La rete come dispositivo di policy per il governo del territorio
Reti di cura tra azione dal basso e nuovi strumenti di partecipazione

Quartieri e reti. Paradigmi in pratica nei margini di Milano

Dalle politiche area-based alle politiche di rete. Innovazioni e cortocircuiti nelle periferie milanesi
Il quartiere Giambellino Lorenteggio. Un territorio in trasformazione tra politiche per le periferie e mobilitazione sociale
La rete territoriale come forma organizzativa emergente
L’agency dei singoli come risorsa per l’azione collettiva

Ripensare le politiche di quartiere come sistemi territoriali di cura

Dalla rete a una politica territoriale della cura. Apprendimenti per l’intervento pubblico nei quartieri marginali
Politiche pubbliche, reti territoriali e quartieri marginali. Linee di azione per una città che cura
Note
Riferimenti bibliografici

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