Il futuro delle fondazioni bancarie tra holding di partecipazioni creditizie ed elargizioni al terzo settore
Pagine: 208
ISBN: 9788846470201
Edizione: 1a edizione 2005
Codice editore: 365.388
Disponibilità: Nulla
Il sistema bancario italiano ha subito una profonda trasformazione negli ultimi quindici anni passando da un regime protezionistico ad uno di libera concorrenza. Strumenti privilegiati di questo cambiamento sono state le Fondazioni bancarie che si sono viste dapprima attribuire il pacchetto azionario totalitario delle azioni nella banca con cui fino allo scorporo formavano un'unica entità, e successivamente sottrarre, mediante disposizione legislativa, il controllo della stessa banca; quest'ultima operazione al fine specifico di privatizzare e rendere così competitivo un settore, quello bancario, che fino ad allora non aveva posseduto queste caratteristiche. Si è così creato un certo numero di gruppi creditizi di una certa dimensione in grado di competere su scenari europei; contemporaneamente si è assistito ad una ridefinizione del ruolo delle Fondazioni che da holding sono sostanzialmente passate ad essere solamente erogatrici di liberalità nel terzo settore. Per adempiere nel modo migliore a questo compito però, le Fondazioni si sono ritrovate a dover investire le proprie ingenti risorse patrimoniali secondo i dettami delle teorie economiche delle gestioni del portafoglio, diventando, in questo modo, a pieno titolo investitori istituzionali.
Il presente lavoro si occupa principalmente di due questioni che ruotano intorno alla vicenda delle Fondazioni: la dismissione delle partecipazioni di controllo nelle banche partecipate e il ruolo di queste nel sistema finanziario italiano. La prima problematica, che ha avuto un rilievo notevole negli anni passati, è oggi limitata a circoscritti casi, la cui rilevanza economica è però di grande importanza per il sistema bancario nazionale. La seconda concerne molteplici aspetti; principalmente le tematiche di differenziazione del patrimonio e il contributo delle Fondazioni allo sviluppo economico e finanziario del territorio circostante. Infine, ed alla luce delle recenti iniziative di banche straniere volte alla acquisizione di banche italiane, ci si interroga sulla opportunità delle scelte compiute dalle autorità di vigilanza nell'ultimo decennio.
Edoardo Catelani è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze e dottorando in "Mercati e intermediari finanziari" presso l'Università degli Studi di Bologna.
Il presente lavoro si occupa principalmente di due questioni che ruotano intorno alla vicenda delle Fondazioni: la dismissione delle partecipazioni di controllo nelle banche partecipate e il ruolo di queste nel sistema finanziario italiano. La prima problematica, che ha avuto un rilievo notevole negli anni passati, è oggi limitata a circoscritti casi, la cui rilevanza economica è però di grande importanza per il sistema bancario nazionale. La seconda concerne molteplici aspetti; principalmente le tematiche di differenziazione del patrimonio e il contributo delle Fondazioni allo sviluppo economico e finanziario del territorio circostante. Infine, ed alla luce delle recenti iniziative di banche straniere volte alla acquisizione di banche italiane, ci si interroga sulla opportunità delle scelte compiute dalle autorità di vigilanza nell'ultimo decennio.
Edoardo Catelani è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze e dottorando in "Mercati e intermediari finanziari" presso l'Università degli Studi di Bologna.
Edoardo Catelani, Prefazione
Origine e vicissitudini delle Fondazioni bancarie
(Genesi storica delle Fondazioni bancarie; Le Fondazioni e le partecipazioni da esse detenute; Rapporti tra gli assetti proprietari del sistema creditizio italiano e le Fondazioni di origine bancaria; Un parallelismo tra le fondazioni bancarie italiane e le fondazioni di erogazione statunitensi)
I pacchetti azionari delle Fondazioni detenute nelle banche conferitarie e la loro dismissione
(Privatizzazione del sistema bancario: una via necessaria?; Le partecipazioni delle Fondazioni nelle banche conferitarie: alcune considerazioni preliminari; La nozione di controllo così come definita dal d.lgs. 153/99 e l'individuazione delle partecipazioni da dismettere; L'attuale assetto dei pacchetti azionari ancora detenuti dalle Fondazioni; Le possibili soluzioni per la dismissione delle residue partecipazioni di controllo nelle banche conferite: conferimento di una s.g.r.; Segue: l'offerta pubblica di vendita; Segue: vendita in blocco delle partecipazioni; Segue: collocamento presso investitori istituzionali; Segue: conversione delle azioni da ordinarie a privilegiate; Segue: emissione di titoli di debito convertibili; Procedure di dismissione delle partecipazioni nelle imprese diverse da quelle strumentali)
I modelli bancari susseguenti alla politica di dismissione delle partecipazioni di controllo
(I residui casi di obbligo di dismissioni delle partecipazioni di controllo; La corporate governance delle banche partecipate dalle Fondazioni: azionariato diffuso; Segue: nocciolo duro di azionisti; Segue: controllo da parte di un gruppo bancario; Modifiche, ristrutturazioni e cambiamenti nella detenzione delle partecipazioni azionarie delle banche italiane; Il ruolo del Governatore della Banca d'Italia all'indomani del divorzio tra banche e Fondazioni)
Le scelte di investimento del patrimonio delle Fondazioni
(Motivi e ragioni degli investimenti patrimoniali degli ex enti conferenti; I criteri della prudenza e della redditività adeguata come criteri guida nell'investimento del patrimonio delle Fondazioni; Le Fondazioni nel ruolo di investitori istituzionali; I modi di differenziazione del patrimonio: le residue partecipazioni nelle banche conferitarie; Segue: le partecipazioni detenute in imprese strumentali; Segue: l'investimento nel capitale della Cassa Depositi e Prestiti s.p.a.; Segue: le gestioni patrimoniali individuali; Un caso particolare: l'investimento in quote nel capitale della Banca d'Italia)
Gli impieghi delle risorse finanziarie delle Fondazioni
(I modi mediante cui alle Fondazioni è consentito destinare le proprie risorse; Le elargizioni erogate nei settori rilevanti; Le destinazioni ulteriori previste dalla legge; Il contributo delle Fondazioni allo sviluppo economico locale)
Conclusioni con monito finale
Appendice: An Italian reality: from nineteenth-century Savings Banks to Foundations, on condition that bank shareholdings are divested
(Historical background of Bank Foundations; The Foundations and the shareholdings owned by them; The notion of control as defined in the law decree 153/99 and the identification of the shareholdings to be divested; The possible solutions for the divestment of the control stocks in banking concerns: conferral to a savings management company; The public sale offer; Placement with institutional investors; Conversion from ordinary shares into preference shares; Convertible security issue; The problems still to be solved)
Bibliografia specifica sulle Fondazioni bancarie
Bibliografia eterogenea in materia creditizia.
Collana: Economia - Ricerche
Argomenti: Economia degli intermediari finanziari
Livello: Studi, ricerche
Potrebbero interessarti anche
