Istituzioni politiche e finanza pubblica

Se gli uomini fossero angeli, scriveva James Madison, non occorrerebbe un sistema di governo. Per regolare i rapporti politici tra individui che non sono angeli, la difficoltà, continua sempre Madison, sta nel fatto che bisogna disegnare un sistema di governo che controlli i governati e che si imponga, nello svolgimento di questa attività, dei limiti precisi. La maniera migliore per raggiungere questo obiettivo è far sì che il governo stesso dipenda dai cittadini; ma l'esperienza insegna, aggiunge Madison, che questo può non bastare.

Il disegno di istituzioni politiche che separino in modo appropriato i poteri in un sistema politico ha attratto negli anni recenti l'attenzione di economisti, filosofi e studiosi di scienza della politica. Disegnare queste istituzioni è infatti un compito sempre più interdisciplinare che richiede competenze sui sistemi elettorali, sulle forme di governo, sulla finanza pubblica.

Sul piano positivo, questo interesse ha preso la forma di un tentativo di individuare, teoricamente ed empiricamente, i meccanismi attraverso i quali le diverse istituzioni politiche, da un lato, aggregano le preferenze individuali e quindi formano la volontà collettiva, e dall'altro, offrono incentivi diversificati ai policy makers nella determinazione delle scelte fiscali. Sul piano normativo, ciò ha condotto ad uno spostamento d'accento nelle proposte della politica economica, che si è occupata in misura crescente di temi di ingegneria costituzionale e di determinazione di regole piuttosto che di interventi specifici in un quadro istituzionale dato.

A questo tema, così centrale nel dibattito politico attuale, è stato dedicato l'XI Convegno della Società italiana di economia pubblica, che ha visto la partecipazione di eminenti studiosi italiani ed esteri. Il presente volume raccoglie e presenta ad un pubblico più vasto gli interventi più significativi. I saggi raccolti nel volume testimoniano della verità del tema e degli approcci; essi comprendono sia analisi teoriche che proposte concrete di intervento, e si estendono dagli effetti delle diverse regole elettorali sulla stabilità dei governi, al ruolo politico ed agli effetti economici della regolamentazione, al problema di disegnare regole costituzionali semplici ed efficienti. Nel loro insieme questi contributi costituiscono dunque uno strumento irrinunciabile di riflessione per chiunque, operatore nel settore, politico o semplice cittadino, sia interessato al problema.