Pornografia e dolore mentale

Titolo Rivista PSICOBIETTIVO
Autori/Curatori Giuseppe Riefolo
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/2
Lingua Italiano Numero pagine 10 P. 181-190 Dimensione file 113 KB
DOI 10.3280/PSOB2021-002014
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La pornografia in un film non attiene all’evidenza di sessualità estrema, ma concerne soprattutto la proposizione di scene di sessualità che cercano di ribadire eccitamenti attraverso una sessualità concreta. Il registro pornografico, quindi attiene alla impossibilità delle immagini di proporre la dimensione del sogno e di emanciparsi dallo statuto della concretezza. Attraverso l’analisi di tre film si cerca di ribadire come le scene di sessualità estrema e, inizialmente concreta, sia possibile, proprio attraverso la funzione iconica del cinema, trovare umanità e intimità in storie che inizialmente si presentano bloccate nel loro statuto di concretezza. Alla sessualità si coniuga la tenerezza; i paesaggi entrano gradualmente nel tono della storia; il dolore può essere non solo sentito, ma anche sofferto. La pornografia lascia il posto alla illusione, magari anche alla delusione.

Parole chiave:pornografia; dissociazione; icona; sessualità; perversione.

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Giuseppe Riefolo, Pornografia e dolore mentale in "PSICOBIETTIVO" 2/2021, pp 181-190, DOI: 10.3280/PSOB2021-002014