cod. 80.2
La ricerca ha estratto dal catalogo 158 titoli
cod. 80.2
Le architetture genovesi del periodo fascista offrono una chiave per comprendere la media della produzione edilizia nazionale cui il regime progressivamente tendeva, rivelando l’obiettivo centrale delle proposte di Marcello Piacentini riguardo a un’architettura italiana destinata alle masse e bilanciata tra tradizione e innovazione, tra utilitarismo e qualità. Le pietre liguri ne costituirono una componente espressiva fondamentale nei valori tettonici, materici e cromatici, come questo volume ci mostra.
cod. 1579.2.22
Una riflessione collettiva sui caratteri ibridi e moderni dell’architettura di Lina Bo Bardi nel clima dei fermenti che hanno attraversato le arti e l’architettura prima e dopo la Seconda guerra mondiale facendo della architetta italo-brasiliana “uno degli esponenti della riformulazione latinoamericana del progetto globale delle avanguardie storiche europee spazzate via dai regimi totalitari” (Eduardo Subirats, 1991).
cod. 1098.2.37
Il volume intende mettere ordine nella vasta materia inerente il fenomeno delle Company town, altrimenti dette «città sociali» o «villaggi operai», insediamenti di natura industriale nati per far fronte all’esigenza di unire casa e lavoro in un unico centro abitato funzionale agli interessi dell’imprenditore e a quelli dell’operaio, a seconda delle idee che stanno alla base dell’iniziativa imprenditoriale.
cod. 1098.2.42
Il primo volume della collana Architetti italiani del Novecento ci presenta una riflessione di architetti e studiosi di differenti generazioni sull’architettura d’autore del secondo Novecento, sempre più oggetto, in particolare in questi ultimi anni, di complessi interventi di adeguamento, manutenzione, ridestinazione funzionale, che spesso rischiano di compromettere l’integrità dell’opera alterandone la forma espressiva, il linguaggio e la percezione originari.
cod. 72.1
Il volume raccoglie scritti e progetti cui l’autore ha lavorato nell’arco di un trentennio. Il tema dominante è quello del rapporto tra antico e nuovo in architettura, trattato con l’intento di intrecciare la riflessione teorica con l’esperienza progettuale e di prendere posizione nei confronti del dibattito culturale che si è sviluppato – tra le diverse discipline coinvolte in ambito accademico e nel concreto degli interventi – sul restauro, sulla valorizzazione delle aree archeologiche e, in generale, sul rapporto del progetto di architettura con le preesistenze.
cod. 70.13
La diffusione della cultura costruttiva attraverso la manualistica nella Rivoluzione industriale
La pubblicazione propone i primi risultati di una più ampia ricerca che intende indagare il panorama complesso costituito da innovazioni produttive e sociali, dinamiche economiche, impiego di nuovi materiali e tecniche costruttive, momenti edificatori contaminati dalle diverse culture costruttive, che hanno portato alla formazione dei primi edifici industriali. Partendo dagli elementi di connotazione tipologica degli archetipi e seguendone lo sviluppo e le mutazioni, con il confronto con i casi reali e la verifica con la manualistica, il lavoro tenta di ampliare la prospettiva entro cui riconsiderare l’archeologia industriale.
cod. 445.31
Attraverso materiali d’archivio per lo più inediti, il testo ripercorre la vicenda di un’opera pressoché dimenticata di Marcello D’Olivo, che nel corso dei suoi oltre sessant’anni di vita ha intercettato oblio e rovina, e più recentemente imboccato un complesso quanto controverso percorso di patrimonializzazione che ci interroga oggi sui principi da porre alla base delle scelte operative e sulle conoscenze su cui fondare il riconoscimento delle qualità da salvaguardare.
cod. 1098.2.69
Seminario di teoria - Libro I
Muovendo dall’esperienza personale, l’autore entra nella costruzione tecnica e teorica del progetto di architettura, con l’obiettivo di toccare momenti della riflessione teorica sui quali si confronta il nostro incedere incerto nel progetto di architettura contemporaneo.
cod. 1098.2.70
Il volume ricostruisce l’opera dell’architetto Egizio Nichelli, analizzando sia i suoi restauri che le sue costruzioni nuove, nel tentativo di recuperare un protagonista poco noto del panorama milanese. L’architettura di Nichelli è caratterizzata da un delicato equilibrio tra una forte volontà di restituire alla cittadinanza le tracce più antiche di Milano e la realizzazione di opere nuove a carattere sociale, con spostamenti da modelli razionalisti a quelli più organici.
cod. 81.2.11