Il primo quarto del XXI secolo è stato costellato da eventi traumatici che hanno impattato in modo violento su tutte le società, ma i soggetti che hanno subito le più gravi conseguenze sono quelli che rientrano nelle categorie “fragili”, fra cui soprattutto i giovani. Se finora i giovani delle società occidentali erano stati gli attori principali dei processi di innovazione e trasformazione delle società, negli ultimi decenni, in Italia in particolare, si registra una loro perdita di centralità, che li ha relegati in una posizione marginale, rendendoli vittime di un aumento di vecchie e nuove disuguaglianze: una categoria fragile, dal presente precario e protesa verso un futuro sempre più incerto e pieno di rischi.