Titolo Rivista MINORIGIUSTIZIA
Autori/Curatori Daniela Barni, Michele Falcone
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2024/2
Lingua Italiano Numero pagine 11 P. 200-210 Dimensione file 128 KB
DOI 10.3280/MG2024-002017
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La giustizia riparativa poggia la sua validità sulla valorizzazione della profonda complessità relazionale su cui si struttura la sua stessa realtà operativa. La relazione nelle sue molteplici forme (tra autore e vittima, con gli operatori, con la comunità) rappresenta infatti uno degli elementi chiave della giustizia minorile, sia nel suo procedere sia nel suo esitare. Nel presente contributo, l’attenzione è posta in particolare sul legame che unisce i giovani entrati nel circuito giudiziario con gli operatori dei servizi predisposti alla funzione/attività riparativa (per esempio, gli educatori delle comunità e/o dei centri diurni polifunzionali, gli operatori del terzo settore e gli impiegati di Ussm e Cpa). Dopo una breve presentazione delle tappe normative della giustizia riparativa in Italia, vengono riportati i risultati di una ricerca qualitativa realizzata nel territorio di Napoli, coinvolgendo complessivamente 58 operatori appartenenti al mondo delle comunità, degli uffici istituzionali e del mondo associazionistico del terzo settore. Dall’analisi delle interviste condotte è emerso come i principi riparativi assumano sostanza nei processi relazionali tra operatori e utenti, in uno spazio in cui l’adulto possa porsi generativamente come modello positivo.;
Keywords:minori, giustizia riparativa, relazione, solitudine, speranza.
Daniela Barni, Michele Falcone, La relazione con il minore nel sistema della giustizia riparativa: strumento e meta. Il punto di vista degli operatori in "MINORIGIUSTIZIA" 2/2024, pp 200-210, DOI: 10.3280/MG2024-002017