Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Achille Conti
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/308
Lingua Italiano Numero pagine 26 P. 148-173 Dimensione file 317 KB
DOI 10.3280/IC2025-308007
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Il saggio analizza il ruolo che ha svolto il pacifismo nel processo di costruzione dell’identità della sinistra post comunista in Italia. In particolare, sono state analizzate le posizioni del Partito democratico della sinistra (Pds) e del Partito della rifondazione comunista (Prc) di fronte alle crisi internazionali degli anni Novanta, come la Guerra del Golfo, in Bosnia e nel Kosovo. A partire dalla crisi irachena i due partiti hanno sviluppato un diverso rapporto con il pacifismo il quale ha rappresentato un fattore di rottura tra le due formazioni nate dallo scioglimento del Partito comunista italiano (Pci). Dopo la guerra in Iraq, il Pds si schierò a favore dell’intervento nei Balcani per legittimarsi come forza di governo affidabile e fedele all’alleanza atlantica, mentre il Prc sviluppò una forma di pacifismo assoluto anche per contrastare la sinistra riformista e legittimarsi agli occhi del movimento no global.
Parole chiave:Partito della rifondazione comunista, Partito democratico della sinistra, Postcomunisti, Guerra del Golfo, guerre balcaniche, pacifismo
Achille Conti, Tra pacifismo e post comunismo: la sinistra italiana e la guerra (1991-1999) in "ITALIA CONTEMPORANEA" 308/2025, pp 148-173, DOI: 10.3280/IC2025-308007