Coscienza nazionale e rivoluzione democratica.

Quella di Cesare Correnti è una figura a tutt'oggi non sufficientemente messa in evidenza dalla storiografia italiana del Risorgimento. Eppure Correnti rappresenta un personaggio che, pur con tutte le sue contraddizioni e peculiarità, esprime un atteggiamento comune a molti esponenti di quel mondo patriottico lombardo che ebbe un ruolo non secondario nel compimento del processo unitario italiano.

II libro ripercorre gli anni della prima formazione di Correnti, legati al vasto mondo degli intellettuali milanesi, e i momenti fondamentali della vita pubblica del patriota. Sono così ricostruite le vicende del Quarantotto nelle quali attiva e importante fu la partecipazione del milanese come segretario generale del governo provvisorio; la scelta piemontese operata dallo stesso al profilarsi della sconfitta militare; la sua presenza nella vita politica del regno sardo e nel parlamento subalpino nelle file della sinistra; la scelta interventista in occasione della guerra di Crimea, quando Correnti sposò la strategia internazionale di Cavour e di conseguenza abbandonò i vecchi amici della sinistra in nome della subordinazione di ogni soluzione tattica all'ideale dell'indipendenza nazionale.

II volume analizza inoltre la vena di pubblicista del patriota, il quale fece della carta stampata lo strumento privilegiato della propria propaganda politica che ebbe sempre come obiettivo principale il raggiungimento della liberazione del Lombardo-Veneto dallo straniero.

Assunta Trova è ricercatrice di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Sassari. Si è occupata prevalentemente di storia del movimento cattolico e ha pubblicato presso questa casa editrice Alle origini dello scautismo cattolico in Italia. Promessa scout ed educazione relígiosa (1905-1928), Milano, 1986.