I luoghi di adempimento della prestazione di lavoro
Autori:

Maurizio Falsone

I luoghi di adempimento della prestazione di lavoro

Uno studio giuridico

In questo libro il lettore trova una rivisitazione critica sul luogo di lavoro in cui deve (o può) essere adempiuta la prestazione di lavoro subordinato. L’analisi della dimensione geo-giuslavoristica della prestazione lavorativa evidenzia delle lacune normative sul tema, e riattraversa in guise nuove i temi del lavoro agile e della mobilità del lavoratore.

Pagine: 186

ISBN: 9788835184379

Edizione:1a edizione 2025

Codice editore: 10300.4

Informazioni sugli open access

In questo libro il lettore trova una rivisitazione critica sul luogo di lavoro in cui deve (o può) essere adempiuta la prestazione di lavoro subordinato. Ciò sia in relazione alla sua individuazione iniziale che alle eventuali modifiche in corso di svolgimento del rapporto di lavoro. Il tema è reso particolarmente attuale dai fenomeni della delocalizzazione e della smaterializzazione delle unità produttive.
L’analisi della dimensione geo-giuslavoristica della prestazione lavorativa evidenzia delle lacune normative sul tema, e riattraversa in guise nuove i temi del lavoro agile e della mobilità del lavoratore, sia interna che esterna al perimetro aziendale. Complessivamente il volume presenta una ricostruzione delle discipline che valorizza il ruolo dell’accordo tra le parti. A chiusura del libro l’analisi di diritto comparato dimostra che tale soluzione è convergente con quella adottata da altri sistemi europei.

Maurizio Falsone è professore associato presso la Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo essersi laureato all’Università di Pisa e aver conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è stato visiting research fellow alla Fordham University Law School di New York e distingued speaker alla Seoul National University. È stato responsabile dell’unità di ricerca cafoscarina del progetto PRIN 2017 under 40 “Lavoro e Diritti nella rivoluzione di Internet”, ed è autore di una monografia sui rapporti di lavoro nelle imprese esercitate da enti pubblici.

Premessa: perché uno studio aggiornato sulla geografia della prestazione di lavoro subordinato?

Il luogo di adempimento come elemento essenziale dell’obbligazione di lavoro: la sopravvalutazione della «natura» della prestazione a scapito della «convenzione» delle parti

  • Le ragioni e gli effetti della mancanza di una definizione generale ed eteronoma di luogo di lavoro: l’estensione del potere datoriale a scapito della volontà negoziale
  • La determinazione del luogo della prestazione di lavoro fra diritto comune (art. 1182 c.c.) e diritto speciale. La rilevanza pratica del dilemma
  • Il frettoloso (e poi dimenticato) accantonamento dell’art. 1182 c. 1 c.c.
  • La necessità e l’opportunità di tornare a valorizzare la disciplina dell’art. 1182 c. 1 c.c.
  • La prestazione di lavoro come obbligazione contrattuale: il luogo di lavoro oggetto ed elemento essenziale dell’accordo
  • Il criterio della natura della prestazione fra “natura subordinata della prestazione” e “natura della prestazione subordinata”
  • Il criterio della natura (astratta) della prestazione, ovvero la “natura subordinata della prestazione”. Un criterio sempre meno utile
  • Il criterio della natura (concreta) della prestazione, ovvero la “natura della prestazione subordinata”. Un criterio parzialmente utile, ma insufficiente

La determinazione del luogo di lavoro fra accordo delle parti ed esercizio del potere direttivo/organizzativo

  • La determinazione convenzionale del luogo di lavoro subordinato, fra oggetto dell’accordo e potere direttivo/organizzativo
  • L’estensione dei poteri datoriali sulla geografia della prestazione: fra potere conformativo e ius variandi geografico
  • Il luogo di lavoro subordinato fra determinatezza e determinabilità
  • Non solo ius variandi geografico: la determinazione negoziale del luogo di lavoro e il ruolo (trascurato) del potere datoriale conformativo
  • La negoziabilità del potere datoriale di conformazione e di ius variandi geografico come conferma della centralità della convenzione nella determinazione del luogo di lavoro
  • La disciplina sugli obblighi di informazione e i preziosi nessi con la determinazione del luogo di lavoro
  • Le caratteristiche reali del luogo di lavoro alla luce della disciplina sugli obblighi di informazione: luoghi fissi/predominanti, pluralità di luoghi ed eventuale libertà di determinare il proprio luogo di lavoro

La mobilità geografica e il complicato rapporto con il trasferimento ex art. 2103 c. 8 c.c.: fra ius variandi recessivo e crescente ruolo dell’accordo delle parti

  • Mobilità geografica e trasferimento ex art. 2103 c. 8 c.c.: due fattispecie diverse con regolazioni parzialmente sovrapposte
  • Il problematico parametro organizzativo (e non geografico) dell’unità produttiva, all’epoca dell’azienda senza confini
  • La mobilità geografica fra unità produttive e la mobilità trans-aziendale (ovvero da un luogo endoaziendale a uno extra-aziendale e viceversa)
  • Una conferma sistematica guardando alle discipline che impattano sulla mobilità geografica: i trasferimenti soggetti al consenso e il lavoro da remoto
  • La mobilità geografica interna o estranea all’unità produttiva: i patti di mobilità
  • (segue) i patti di stabilità e il “trasloco”
  • Il limite della “sopravvenienza” delle ragioni tecniche, organizzative e produttive e il valore negoziale delle esigenze prevedibili e preesistenti
  • Ulteriori conferme del rilievo dell’accordo nella mobilità geografica: il trasferimento a domanda e quello all’estero
  • Gli effetti dell’approccio contrattualista nella dimensione rimediale (nell’interesse della persona che lavora e del datore di lavoro)
  • Alcune conferme dal diritto del lavoro comparato (riferimenti essenziali)

Conclusioni: tornare all’accordo e al regolamento contrattuale per “contenere” le nuove geografie del lavoro subordinato

Abbreviazioni riviste

Riferimenti bibliografici

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