Il lavoro tra necessità e diritto

" Vivre en travaillant ou mourir en combattant! " era questo il grido degli operai che nell'autunno del 1831 a Lione conquistarono la prima città industriale di Francia; " Du pain ou du plomb! " così gli operai parigini nel giugno del 1848 tentarono invano di affermare il loro diritto a non morire di fame. Tra questi due momenti, tragici e insieme epici, in Francia si svolge un serrato dibattito sulle problematiche (pauperismo, proletarizzazione, inurbamento della popolazione rurale, etc.) legate allo sviluppo industriale, dibattito che porta alla "scoperta" da una parte della Repubblica come forma di Stato legittimata ad agire sui processi sociali, dall'altra del diritto al lavoro come tentativo di comporre l'inevitabile conflitto tra i diritti di libertà e di proprietà e la diffusa richiesta di autosufficienza economica quale premessa necessaria alla piena fruizione di tali diritti.

Il diritto al lavoro diviene oggetto di una battaglia serrata nel momento rivoluzionario e costituente del 1848, mostrando in modo drammatico la lacerazione sociale creata dall'industrializzazione e l'inconciliabilità di due idee contrapposte di Stato: la repubblica borghese e la repubblica sociale.

Molti pensatori, e molto importanti (un nome per tutti: Alexis de Tocqueville), intervengono nel settembre del '48 per sostenere o combattere il diritto al lavoro: attraverso le loro posizioni è possibile individuare quali erano le paure e le speranze di fronte all'industrializzazione e alle prospettive di trasformazione della politica in un momento cruciale della storia europea.

Elena Antonetti , dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzione politiche presso il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Torino, lavora attualmente presso il Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia dell'Università di Bologna. Ha condotto le sue ricerche principalmente a Parigi e a Roma, sugli atti parlamentari e i documenti delle diverse istituzioni della seconda repubblica francese. Ha pubblicato sulle riviste "La società degli individui" e "Scienza&Politica". Ha partecipato con la voce "John Stuart Mill" al volume, curato da Raffaella Gherardi, dal titolo La politica e gli Stati. Problemi e figure del pensiero occidentale , in corso di pubblicazione presso Carocci.