La prima chimica
Pagine: 176
ISBN: 9788820436094
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 295.18
Disponibilità: Esaurito
Pagine: 176
ISBN: 9788820436094
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 295.18
Disponibilità: Esaurito
Quando Darwin salpò sul Beagle, per un viaggio che sarebbe durato cinque anni, insieme a lui c'era un'idea del mondo che stava cambiando. C'erano le idee di una storia naturale che proponeva ipotesi di dinamicità e trasformazione degli esseri viventi, contro le certezze dell'immutabilità delle specie biologiche.
Grazie agli sviluppi della biologia, della paleontologia e della geologia, grazie a quasi un secolo di dibattito scientifico e filosofico, il tempo della terra ed il tempo dell'uomo si stavano progressivamente dilatando.
Quegli stessi tempi sarebbero poi arrivati a misure che, inimmaginabili alla metà dell'Ottocento, possono oggi considerarsi, per noi, cognizioni comuni. Noi parliamo ormai secondo l'ordine dei milioni di miliardi di anni per raccontare la storia della specie e del pianeta.
Il passato col quale oggi viviamo è diverso da quello con cui vivevano gli uomini fino a due secoli fa'. Pensiamo alla nostra storia secondo prospettive che ci rendono culturalmente diversi da coloro che pensavano se stessi dentro un'altra storia. P una lenta ma sostanziale modificazione di rapporti coi mondo e con i suoi fenomeni, ed è ricerca di modi diversi di comunicazione e rappresentazione delle conoscenze che cambiano.
Affermare la storicità delle teorie scientifiche è cosa scontata, almeno in apparenza, e può sembrare banale ribadirlo.
In realtà, ciò che è per lo più dato per scontato a livello delle conoscenze acquisite, si rivela spesso non esserlo sul piano della didattica quotidiana e sull'atteggiamento di fondo che molti docenti manifestano in rapporto all'approccio scientifico dei fenomeni della realtà.
Ciò si traduce, molte volte, nello specifico dell'educazione scientifica, in una accettazione passiva del mondo già esistente in cui i bambini vengono a trovarsi: la realtà viene letta ed imparata esclusivamente sul sussidiario, le soluzioni o le "verità" sono già costruite.
L'uso problematico del pensiero - verso cui tende con estrema coerenza il presente lavoro - dovrebbe viceversa definire l'istruzione come un progetto di conoscenza e di cambiamento.
Contributi: S. Chesi, G. Falco
Collana: Didattica: esperienze e proposte
Argomenti: Didattiche disciplinari
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