Psicopatologia dei consumi quotidiani
Pagine: 240
ISBN: 9788820426590
Edizione: 7a edizione 1993
Codice editore: 1240.13
Disponibilità: Fuori catalogo
Pagine: 240
ISBN: 9788820426590
Edizione: 7a edizione 1993
Codice editore: 1240.13
Disponibilità: Fuori catalogo
Gli ultimi sono stati anni di riflessione in molti campi: anche in quello del nostro atteggiamento verso i consumi. Confinate in un'epoca che appare lontana le facili illusioni nella raggiunta «società del benessere» e superato lo shock delle prime, radicali contestazioni del «consumismo», è il momento di ristabilire, riprendendo il dibattito, dei punti fermi sul tipo di società che vogliamo costruire. Da qui l'interesse, anche per i non specialisti, di questo volume, risultato di un'ultradecennale attività dell'autore nel campo dell'analisi psicologica dei nostri comportamenti e atteggiamenti verso i beni di consumo. Il carattere peculiare dell'opera, che la differenzia dalle poche altre esistenti, può essere indicato nella sua «concretezza»: essa non si limita, infatti, alle pure enunciazioni di carattere generale, ma entra nel vivo dei nostri abituali comportamenti di consumo (relativi, ad esempio, al mangiare, al bere, al vestirsi, al fumare, ecc.), cercando di sviscerarne le più riposte determinanti psicologiche avvalendosi degli strumenti forniti dalle varie branche della psicologia scientifica (dalla psicologia della percezione alla psicologia infantile, dalla psicoanalisi alla psicologia sociale, ecc.) nonché da alcune discipline solo raramente utilizzate in questo contesto di problemi, quali la linguistica, l'etologia e l'antropologia.
La prospettiva in cui il libro si muove - chiaramente anticonsumista e di critica verso l'eccessiva sollecitazione della psicologia operata dalla pressione pubblicitaria - acquista così un particolare spessore culturale, oltre ad essere arricchita e resa più interessante per il costante riferimento a dati e casi italiani. Ognuno dei capitoli mette in luce la profonda irrazionalità dei nostri atteggiamenti e comportamenti verso gli oggetti di consumo, che si configura in una vera e propria «perversione consumista», di cui sono analizzate le molteplici manifestazioni (da qui il titolo del libro, che accenna appunto a una «psicopatologia» più che a una semplice psicologia dei consumi).
Il lavoro, pur utilizzando con rigore il metodo e il linguaggio della psicologia scientifica, si avvale di un'esposizione vivace e dinamica, tale da renderlo accessibile e interessante anche per il pubblico più vasto, oltre che per gli specialisti (psicologi, pubblicitari, uomini di marketing, ecc.).
Contributi:
Collana: Serie di psicologia
Argomenti: Consumi, moda e loisir - Testi generali, marketing strategico, piani marketing
Livello: Studi, ricerche
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