Stato di moratoria
Le rappresentazioni sociali dei giovani dall'autonomia alla segregazione sociale
Pagine: 352
ISBN: 9788820465360
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 233.2
Disponibilità: Fuori catalogo
Pagine: 352
ISBN: 9788820465360
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 233.2
Disponibilità: Fuori catalogo
L'età giovanile può contare oggi su un ampio riconoscimento che da un lato, ha permesso l'estensione ai giovani di diritti esistenziali, sociali e politici,
in passato propri degli adulti, dall'altro, ha portato all'accentuazione simbolica di quel processo di autonomia con il quale questa fase della vita ha finito, quasi in toto, per identificarsi.
La disponibilità di nuove possibili chances di vita è andata crescendo in parallelo ad un progressivo esonero dalla produzione di quelle risorse, di quei processi di decisione e rappresentanza che tali rinnovati stili di vita avevano reso possibili. per la rappresentazione sociale oggi più condivisa del mondo giovanile sembra, avere a che fare con uno stato di moratoria, nel quale i processi di crescita autonoma delle giovani generazioni avvengono in luoghi separati, appositamente predisposti, dove è possibile sperimentare ambiti di libertà, di riconoscimento, di relazione tra pari difficilmente esportabili nel mondo sociale. Tale riduzione dei processi di autonomia ha favorito un'estesa esperienza di segregazione sociale giovanile, che sembra complicare ulteriormente il passaggio all'età adulta e rappresentare la questione oggi ineludibile per le politiche giovanili.
Questa linea interpretativa nasce da una ricerca condotta in Umbria su un campione di 1700 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Di essi si evidenziano le diverse modalità del vivere quotidiano, le molteplici relazioni, le differenti culture. I tratti comuni dell'universo giovanile e lo specifico di un contesto di Terza Italia emergono nel confronto con analoghe ricerche condotte in altre regioni italiane.
Cecilia Crístofori è ricercatrice di sociologia presso l'istituto di Studi sociali dell'Università di Perugia. Il suo lavoro verte, in particolare, sul rapporto tra teorie sociologiche, identità, stili cognitivi. Tra i suoi scritti più recenti: Il diritto alla differenza, Milano, 1989; Azioni di giostra, Perugia, 1989, con M. Margasini, Smontare la scienza, Firenze, 1989 e, insieme ad altri, Le strategie delle minoranze attive, a cura di F. Crespi e A. Mucchi, Napoli, 1988.
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