Terre sconfinate

È sempre più frequente attraversare i confini territoriali. Chi si occupa di spazio spesso cerca confini tranquillizzanti: solo nei confini un popolo e una comunità si riconoscerebbero, la città sarebbe leggibile, ricca di significato e di senso, riavremmo spirito del luogo e identità, e sviluppo sostenibile.

Le paure di fine millennio fanno da sfondo al disinvolto progetto di recinti: il mall, il centro commerciale, la "città nella città", il quartiere urbano che la fantascienza cyberpunk già chiama "residenclave".

Il primo capitolo mostra come il legislatore italiano tratta il tema della città senza definirne i confini. Il secondo tratta le contraddizioni del localismo. II "locale", al di là dell'autonomia degli enti territoriali minori, è oggi al centro di molte elaborazioni. Ma ormai termine e concetto subiscono un forte avvitamento Iessicale, la pubblicità recita "agire localmente pensare globalmente" o viceversa, né manca la retorica sintesi, il "glocale".

È utile oggi ripresentare queste riflessioni critiche: nella premessa si sottolinea l'esito conflittuale dell'amplificazione localistica mentre è inevitabile aprire confini e mescolare popolazioni.

Al cambiamento collaborerà un'urbanistica che non sia disattenta ai fatti di vitale interazione sociale che hanno sede negli aggregati urbani molto più che tra lo 0,7% dell'umanità navigante in internet. Conviene costruire forme intermedie, non agevolare il radicarsi di una divisione "città/anticittà", moderarsi nel proporre quantità, discontinuità, decentramento, separatezze territoriali tra passato e modernità. Una urbanistica di miglioramento della convivenza umana può considerare il quotidiano pur senza lasciare che si faccia scempio del territorio.

Michele Sernini insegna Gestione urbana nella Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. Nei suoi studi rivolge particolare attenzione alle connessioni che, in materia di territorio, esistono o vanno stabilite tra società, pratiche amministrative e politiche di governo o di piano, e interventi analitici e progettuali propri dell'urbanistica e della architettura.