Titolo Rivista  STUDI JUNGHIANI 
                Autori/Curatori Concetto Gullotta 
                    Anno di pubblicazione 2011                 Fascicolo 2011/33  
                Lingua Italiano Numero pagine 12 P. 55-66 Dimensione file 307 KB 
                DOI 10.3280/JUN2011-033005 
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Nella lettura dell’Autore, l’identità junghiana viene proposta come una propensione ad una ricerca continua sospesa nel vuoto dialettico fra domanda e risposta e nella conseguente capacità di sostenere le inevitabili oscillazioni affettive. Pertanto il modellarsi di tale identità non deve essere inteso in modo riduttivo come l’acquisizione di una conoscenza introspettiva relativa a riferimenti teorici e tecnici, piuttosto dovrà rappresentare il continuo divenire di un’autoconoscenza analitica autenticamente trasformativa fondata su nuclei di incertezza e di esploratività più che su un’adesione teorica. È, infatti, lo stesso dinamismo psichico a determinare questa modalità relativizzante e prospettiva come Jung propone nell’organizzare il suo stesso modello secondo una teoresi continua, intesa quale manifestarsi dell’opera della psiche.
Parole chiave:Affetto, complesso, archetipo, teoria, teoresi
Concetto Gullotta, Attualità del pensiero clinico junghiano. Perché mi definisco junghiano?... in "STUDI JUNGHIANI" 33/2011, pp 55-66, DOI: 10.3280/JUN2011-033005