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Monumento Memoriale

A cura di: Gentucca Canella, Paolo Mellano

Monumento Memoriale

Figurazione e tensione plastica come istanza morale

Il volume costituisce una riflessione di studiosi, architetti, critici, scultori di differenti generazioni sul tema del Monumento memoriale attraverso la riproposizione di alcune costanti strutturali di impegno civile, di contenuto critico ma anche di indissolubile legame tra figurazione architettonica ed elemento scultoreo, presenti in alcuni casi emblematici del secondo Novecento italiano. In un proficuo confronto di autori e punti di vista, nelle pagine del volume gli studi su temi di grande tensione morale – dal “memoriale”, laico o religioso, fino a una sorta di celebrazione civile compiuta per funzioni integrate di “monumenti alla periferia” – si affiancano a considerazioni sul rapporto tra architettura e scultura anche quando quest’ultima si concretizzi in una dimensione, sì tridimensionale, ma di libertà figurale. Ma anche sul significato e sul valore che si vogliono ancora riconoscere alle intenzioni e all’impegno militante di alcuni protagonisti dell’architettura italiana.

Pagine: 320

ISBN: 9788835172574

Edizione: in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 72.3

Pagine: 320

ISBN: 9788835178774

Edizione:in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 72.3

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM Readium LCP

Informazioni sugli e-book

Su «L’Espresso» del 30 dicembre 1962, in un articolo dal titolo Il monumento di Cuneo. Dieci interpretazioni della Resistenza Bruno Zevi, con profonda partecipazione, così commenta la conclusione della prima fase del concorso: «Nel consegnare al sindaco il verdetto del concorso di primo grado, i membri della commissione giudicatrice erano visibilmente commossi. L’intero schieramento dell’arte italiana aveva risposto all’appello per il Monumento alla Resistenza: 62 progetti redatti da centinaia di architetti e scultori costituivano una partecipazione inedita per un concorso: dalle personalità più affermate ai giovanissimi, tutti avevano dato con slancio il meglio di se stessi […] avevano disegnato e scolpito per un impulso non strumentale, quasi per ripensare le gesta, gli amici caduti, il brano più generoso della propria vita, le speranze che sembrano riprendere corpo, dopo vent’anni. A Cuneo il monumento non è solo evocativo segna il legame con la nuova Resistenza nel quadro di una riscossa politica».
Il volume costituisce una riflessione di studiosi, architetti, critici, scultori di differenti generazioni sul tema del Monumento memoriale attraverso la riproposizione di alcune costanti strutturali di impegno civile, di contenuto critico ma anche di indissolubile legame tra figurazione architettonica ed elemento scultoreo, presenti in alcuni casi emblematici del secondo Novecento italiano (tra gli altri, i progetti per il concorso per il Monumento alla Resistenza a Cuneo, le soluzioni di Piero Bottoni per la Certosa di Bologna, il “memorial” zeviano della biblioteca Einaudi a Dogliani, il progetto di Arnaldo Pomodoro per il cimitero di Urbino).
In un proficuo confronto di autori e punti di vista, nelle pagine del volume gli studi su temi di grande tensione morale – dal “memoriale”, laico o religioso, fino a una sorta di celebrazione civile compiuta per funzioni integrate di “monumenti alla periferia” – si affiancano a considerazioni sul rapporto tra architettura e scultura anche quando quest’ultima si concretizzi in una dimensione, sì tridimensionale, ma di libertà figurale. Ma anche sul significato e sul valore che si vogliono ancora riconoscere alle intenzioni e all’impegno militante di alcuni protagonisti dell’architettura italiana, oggetto di una riflessione monografica nei volumi di questa serie divenuta, dal 2018, collana dal titolo Architetti italiani del Novecento.
La scelta di riprendere per l’immagine introduttiva alla Giornata di studi torinese, promossa dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino nel maggio 2023, il Piano d’uso collettivo di Giò Pomodoro ad Ales insieme all’impronta del piccolo catalogo della mostra veneziana del 1977, evidenzia in primo luogo l’intento, il significato più profondo, di quest’opera: celebrare Antonio Gramsci attraverso un “piano d’uso collettivo” che si fa piazza, mercato, focolare, fontana ma anche stazione di transumanza delle greggi e che sembra assorbire, in una sorta di consuetudine da borgo agricolo, senza porli in contrasto, il monumento e il memoriale «in un unico processo di organicità creativa».
Un monumento? Parafrasando, per il Piano d’uso collettivo a Gramsci, quanto scritto nel 1988 da Carlo Aymonino sul Campus di Pesaro: «Se quanto ho affermato prima produce monumenti, si tratta, sì, di un monumento».
Il volume prosegue la serie inaugurata nel 2012 dalla presidenza della Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano, con la pubblicazione dei convegni su Ernesto Nathan Rogers, in occasione del centenario della nascita, Guido Canella (2014), Carlo De Carli (2016), Roberto Gabetti (2017), Giorgio Raineri (2020) e di quello dedicato al diritto alla tutela. Architettura d’autore del secondo Novecento(2019).

Gentucca Canella, Tanja Marzi, Una premessa. Il concorso per il Monumento alla Resistenza a Cuneo. Un poetico travaglio di gestazione
Aimaro Isola, Sguardi dal monumento. La Resistenza: Cuneo e Prarostino
Carmen Andriani, Il razionalismo topografico delle Fosse Ardeatine a Roma
Paolo Icaro, Scultura, orfana di architettura?
Gianni Contessi, Frammento per Giuseppe Pagano: un monumento vivente che non c’è
Franco Purini, La montagna bianca
Riccardo Cordero, Testimonianza tra scultura e architettura
Giuseppe Frangi, Abitare un Santo. Aldo Rossi, Testori e il San Carlone di Arona
75 Monumento-memoriale come “blocco di sensazioni”
Gino Malacarne,
Aldo Colonetti, Il Cimitero di Urbino di Arnaldo Pomodoro: quando l’architettura va oltre, alla ricerca della verità
Paolo Mellano, Il monumento/memoriale: opera d’arte o architettura?
Carlo Ravagnati Il volto e la testa. Della figuratività in architettura
Domenico Chizzoniti, Astrattismo e antiretorica, resistenza e arte. I BBPR e il Monumento ai caduti nei campi di sterminio tedeschi al Cimitero Monumentale di Milano
Francesco Poli, Un “post-monumento”: L.O.V.E. (Libertà, Odio, Violenza, Eternità), Maurizio Cattelan
Michele Bonino, Hiroshima Peace Memorial Hall di Kenzo Tange, o il “Giappone Modernissimo”
Gentucca Canella, «Gli otto in permanente attesa di giudizio». Monumenti memoriali dell’architettura come invarianti per un nuovo impegno civile
Enrico Bordogna, Giuseppe Terragni. Novecento e antiretorica nel Monumento ai caduti di Erba-Incino
Enrico Prandi, Ancora sullo scultoreo architettonico. Tra architettura e scultura
Tommaso Brighenti, Il monumento sulla sabbia. L’Agorà de Tronquoy, Ciudad Abierta, Valparaíso
Carlotta Torricelli, Per linee orizzontali nella foresta nordica. Il Cimitero Sud di Stoccolma, luogo della memoria collettiva
Carlo Gandolfi, Max Bill. Geometria Spazio Memoria
Leone Carlo Ghoddousi, Pietro Porcinai, “pittore della realtà in Lombardia”
Emanuele Morezzi, Memoriali e monumenti in ex Jugoslavia come sfida contemporanea alla conservazione. I restauri e la tutela della Necropoli di Novi Travnik di Bogdan Bogdanovic´
Raffaella Neri, Dalla parte dell’architettura: il monumento memoriale, metafora dell’architettura e della città
Ildebrando Clemente,
Monumento hic et nunc. I memoriali di John Hejduk per Dag Hammarskjöld e Jan Palach
Caterina Lisini, La scena rivelata. Il Monumento alla vittoria a Playa Girón di Vittorio Garatti e Sergio Baroni

APPARATI

Crediti Convegno
Anastatica di Bruno Zevi sul Monumento memoriale
Indice dei nomi

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