“The Brutalist”: il film

Titolo Rivista IPNOSI
Autori/Curatori Luca Bidogia, Antonio Piro
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/1
Lingua Italiano Numero pagine 5 P. 65-69 Dimensione file 81 KB
DOI 10.3280/IPN2025-001006
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“The Brutalist” è la storia di LászlóTóth, un architetto ebreo ungherese sopravvissuto alla Shoah che, emigrato in America, trova nel movimento brutalista un modo per esprimere il trauma e il desiderio di eternità. Il film segue la sua difficile integrazione e la creazione dell’Istituto Van Buren, un complesso architettonico che riflette sia gli orrori del passato che la speranza di trascendenza. Attraverso un linguaggio visivo potente e onirico, la narrazione intreccia la sofferenza personale di László con i principi etici ed estetici del brutalismo, culminando nella rivelazione del significato profondo della sua opera alla Biennale di Venezia, un testamento alla memoria e alla resilienza umana.

Parole chiave:dignità, arte, Istituto Van Buren, Brutalismo, Shoah, Trauma, Memoria.

Luca Bidogia, Antonio Piro, “The Brutalist”: il film in "IPNOSI" 1/2025, pp 65-69, DOI: 10.3280/IPN2025-001006