Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Maddalena Colombo
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/2
Lingua Italiano Numero pagine 22 P. 31-52 Dimensione file 227 KB
DOI 10.3280/MM2025-002002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
Alla luce delle policy internazionali che puntano ad investire sui servizi 0-6 anni per ridurre le disuguaglianze formative, si presenta la situazione dei servizi di childcare in Italia e la domanda di inclusione educativa espressa dalle famiglie di origine immigrata. Ci si chiede quali siano i principali ostacoli all’inclusione e, non essendo la scuola dell’infanzia obbligatoria, se i genitori immigrati esercitano una libertà attiva attraverso la scelta di childcare. Dopo una introduzione sul concetto di chance di vita, vengono messi in luce i processi di inclusione/esclusione attraverso gli studi empirici disponibili in Italia sulla prescolarità, che delineano le barriere materiali, culturali e sociali per le famiglie straniere. In seguito viene presentata un’indagine esplorativa (mediante intervista semi-strutturata) su 15 genitori stranieri che hanno iscritto o hanno rinunciato a iscrivere i figli alla scuola dell’infanzia in un’area a forte processo migratorio in Lombardia. I risultati mostrano che la domanda di inclusione è elevata e trasversale a diverse provenienze etniche e che essi nutrono aspettative soprattutto verso l’insegnamento precoce della lingua italiana come garanzia di successo formativo ed economico. La scelta di un servizio non obbligatorio, ma facilitato dalle misure di sostegno degli enti locali, sembra consapevole e soddisfacente, per questo sono favorevoli all’obbligatorietà. Non rilevano barriere materiali e culturali di tipo sistematico, ma solo singoli episodi di discriminazione subìta, mentre emerge il rischio di segregazione in plessi e sezioni composte in maggioranza o in toto da alunni di origine migratoria.
Parole chiave:servizi per l’infanzia 0-6; genitori con background migratorio; segregazione scolastica; scelta educativa; coinvolgimento dei genitori
Maddalena Colombo, Genitori immigrati e scelta della scuola dell’infanzia: processi di inclusione/esclusione in "MONDI MIGRANTI" 2/2025, pp 31-52, DOI: 10.3280/MM2025-002002