Sulle spalle di giganti
Le matrici della pianificazione ambientale negli Stati Uniti
Pagine: 352
ISBN: 9788846401939
Edizione: 1a edizione 1997
Codice editore: 301.4
Disponibilità: Discreta
Pagine: 352
ISBN: 9788846401939
Edizione: 1a edizione 1997
Codice editore: 301.4
Disponibilità: Discreta
A partire dagli anni '60, negli Stati Uniti, il ruolo delle tecniche di individuazione delle interrelazioni dinamiche tra ecosistemi naturali e culturali e il riconoscimento della necessità di assumere approcci interdisciplinari e interattivi diventano dimensioni di riferimento per la pratica del piano. Questa forma di rapporto operativo tra uomo e ambiente, chiamata pianificazione ecologica, otterrà particolare rilievo quando Ian McHarg pubblicherà, nel 1969, Design with Nature (Progettare con la Natura). Da allora, la pianificazione ecologica si è sviluppata sia su strade diverse da quelle inizialmente tracciate che fuori dai confini geografici e culturali statunitensi, come dimostra anche il crescente impegno applicativo e teorico in Italia.
Sulle spalle di giganti parte da qui e da una domanda: McHarg fu l'inventore della pianificazione ecologica o è stato il sapiente alchimista che ha portato a sintesi ingredienti già presenti nella tradizione urbanistica statunitense? Il volume propone un'interpretazione del rapporto tra uomo e natura presente in autori che hanno contribuito a dare forma e contenuti all'elaborazione degli anni '60 e alla successiva affermazione della pianificazione ambientale. Il libro è un'appassionata investigazione che riconosce, all'esercizio responsabile della conciliazione dell'intenzionalità del piano con i valori ecologici, culturali ed estetici, tre principali matrici: la tradizione della landscape architecture, le proposte di «gestione saggia» del vasto public domain e l'impegno riformista della Regional Planning Association of America.
Thomas Jefferson, Frederick Law Olmsted, George Perkins Marsh e Lewis Mumford sono alcuni dei testimoni del radicamento dei principi della pianificazione ambientale nella cultura, non solo urbanistica, statunitense. Sono i giganti dalle cui spalle, gravi di successi e di errori, è possibile orizzontare lo sviluppo di una attività teorica e professionale che oggi si riconosce irrinunciabile.
Danilo Palazzo (1962) è dottore di ricerca in Pianificazione territoriale. Svolge attività di ricerca prevalentemente presso il Dipartimento di Scienze del Territorio del Politecnico di Milano dove, per il corso di laurea in architettura, ha una supplenza di Analisi delle strutture urbanistiche e territoriali. Ha trascorso soggiorni di ricerca presso il California State Polytechnic University of Pomona e l'Arizona State University e di insegnamento presso l'University of Cincinnati. Ha pubblicato saggi e recensioni su riviste italiane e straniere, collabora con Urbanistica e oltre ad alcuni saggi pubblicati in raccolte ha curato, con Maria Cristina Treu, l'edizione italiana di The Living Landscape, di Frederick Steiner (Costruire il paesaggio, McGraw-Hill Italia, Milano, 1994).
Contributi: Maria Cristina Treu
Collana: Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano
Argomenti: Teorie e storia della città e del territorio - Compatibilità ambientale ed ecologica
Livello: Studi, ricerche
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