Titolo Rivista MONDO CONTEMPORANEO
Autori/Curatori Agostino Bistarelli, Marco De Nicolò, Filippo Focardi, Philip Cooke
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/2
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 169-186 Dimensione file 183 KB
DOI 10.3280/MON2016-002006
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The Resistance gave Italy political, juridical and moral thoughts to refer to in order to create a new citizenship. Without that experience an entire nation would probably be unable to embark on its new and autonomous course. The legacy of the Resistance, however, included polemics, disputes and confusion, as well as the sudden "revival" of its fundamental principles. Philip Cooke’s book goes through republican life, pointing out some of its most significant phases and considering its various contexts, from the cultural to the political one. He analyses unity and diversity in Italy’s Republican history, as well as the reasons why during the Cold War some people took the legacy of the Resistance as burdensome and tried to reduce it, while others tried to turn that experience into a flag for their own party. The way the Resistance has been exploited in public (and political) debate, as explained in different parts of Cooke’s book, shows how the historiography of the Resistance has only rarely guided the public opinion in a genuine and effective interpretation of that phenomenon. This section includes contributions by Agostino Bistarelli, Marco De Nicolò Filippo Focardi and Philip Cooke.
La Resistenza aveva dato all’Italia la possibilità di avere riferimenti politici, giuridici, morali per una nuova cittadinanza. Senza quella esperienza una nazione sarebbe rimasta priva della possibilità di intraprendere autonomamente un proprio nuovo cammino. Ma l’eredità lasciata non fu priva di polemiche, di contese, di imbarazzi, di improvvise "riscoperte" della sua ricca consistenza. Il libro di Philip Cooke qui analizzato attraversa la vita repubblicana individuandone i vari momenti e i vari contesti, da quello culturale a quello politico, ponendo di volta in volta sotto analisi i motivi di unione e di contrasto, il tentativo di porre sotto silenzio o ridimensionare un’eredità diventata ingombrante durante la Guerra Fredda, così come la tentazione di afferrare quell’esperienza facendone una bandiera di parte. L’uso pubblico (e politico) della Resistenza, che ricorre in molte delle pagine di Cooke, mostra come alla sua base solo di rado sia stata la storiografia a guidarne una più aderente ed efficace narrazione per la formazione di un senso comune. L'intervento ospita i contributi di Agostino Bistarelli, Marco De Nicolò, Filippo Focardi, e un’"autocritica" di Cooke.
Parole chiave:Resistenza, Repubblica, 25 aprile, uso pubblico della storia, feste nazionali, identità nazionale
Agostino Bistarelli, Marco De Nicolò, Filippo Focardi, Philip Cooke, Philip Cooke, L’eredità della Resistenza in "MONDO CONTEMPORANEO" 2/2016, pp 169-186, DOI: 10.3280/MON2016-002006