Il consumo è una cosa seria
Autori:

Silvia Pizzirani

Il consumo è una cosa seria

Storia politica e culturale degli anni Settanta

Il consumo è una cosa seria propone un’indagine storica articolata sul rapporto tra consumo e politica nell’Italia degli anni Settanta, usando la lente dei consumi per leggere i mutamenti socioculturali e politici di un decennio cruciale. Il volume ricostruisce come il consumo sia stato spesso al centro di conflitti narrativi e progettualità divergenti e mette in luce il ruolo dei diversi attori – dallo Stato alle imprese, dai movimenti femministi alla pubblicità, dalle riviste popolari alle istituzioni europee – nel definire significati e limiti del consumo.

Pagine: 228

ISBN: 9788835174714

Edizione: in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 1573.492

Cosa ci viene in mente quando sentiamo le parole consumo e consumismo? E come ci sentiamo quando qualcuno ci definisce consumatori o consumatrici? Sono termini quotidiani, quasi banali, ma carichi di storia, di ideologia, di potere. Da dove arriva il consumatore di oggi? Partendo dalla crisi petrolifera del 1973 e dalle connesse politiche di austerità, Il consumo è una cosa seria propone un’indagine storica articolata sul rapporto tra consumo e politica nell’Italia degli anni Settanta, usando la lente dei consumi per leggere i mutamenti socioculturali e politici di un decennio cruciale. Analizzando molteplici fonti inedite – riviste femminili e di attualità, discorsi politici, pubblicità, materiali aziendali di Eni e Fiat – il volume ricostruisce come il consumo sia stato spesso al centro di conflitti narrativi e progettualità divergenti. Il libro mette in luce il ruolo dei diversi attori – dallo Stato alle imprese, dai movimenti femministi alla pubblicità, dalle riviste popolari alle istituzioni europee – nel definire significati e limiti del consumo. Ne emerge una rappresentazione poliedrica del consumatore e della consumatrice, il cui profilo giuridico, culturale e politico fu oggetto di negoziazione e ridefinizione. Lungi dall’essere una sfera neutra o esclusivamente economica, il consumo si rivela così spazio di educazione, integrazione, conflitto, soggettivazione e trasformazione sociale.

Silvia Pizzirani è ricercatrice in storia. Ha conseguito il dottorato all’Università di Bologna ed è stata assegnista di ricerca presso l’Università di Milano. Ha collaborato con enti accademici e culturali su progetti di ricerca e divulgazione storica. Si occupa di storia del consumo, storia politica e storia ambientale. Tra le sue pubblicazioni Oro nero, politica verde? Eni, ambiente ed energia nel secondo dopoguerra, in «Impresa e Storia», FrancoAngeli, Consumi e politica nella storia d’Europa, in «Ricerche di Storia Politica», il Mulino e La consumatrice in rivolta. La politicizzazione del consumo e il ruolo della donna nel pensiero di Teresa Billington-Greig, in «Storia e Futuro».

Introduzione

Benessere e miseria: lo sviluppo economico italiano e le sue contraddizioni

  • Energia è politica: l’Italia affronta l’austerità
  • La “corrotta” benzina italiana: 1973-1979, due crisi oltre il petrolio
  • Seconda crisi, doppio scandalo

I consumi e il loro ruolo politico

  • Programmazione razionale, shopping irrazionale
  • Scostumati per scelta. Movimenti giovanili e consumi

Grandi aziende e legittimazione del consumo

  • La diffidenza del consumatore
  • Ci pensa la Fiat
  • Eni: un’azienda materna?
  • Educazione al consumo tra pubblico e privato

La pubblicità è una cosa seria

  • Marketing e nuovo consumatore
  • Audience e consenso
  • Diritti e istituzionalizzazione

Conclusioni

Fonti e bibliografia

Indice dei nomi

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