Morfologie in contatto.
Le costruzioni valutative nelle lingue del Mediterraneo
Pagine: 320
ISBN: 9788846437518
Edizione: 1a edizione 2002
Codice editore: 1095.33
Disponibilità: Esaurito
Pagine: 320
ISBN: 9788846437518
Edizione: 1a edizione 2002
Codice editore: 1095.33
Disponibilità: Esaurito
I cosiddetti 'valutativi' rappresentano un aspetto estremamente significativo dello studio linguistico, in quanto costituiscono il punto d'incontro tra vari componenti dell'apparato descrittivo della linguistica: morfologia, fonologia, sintassi, semantica e pragmatica. Nell'ampia letteratura a disposizione mancano tuttavia studi di impostazione tipologica, soprattutto in chiave areale. Eppure l'ampia diffusione interlinguistica dei 'valutativi' costituisce un ottimo presupposto per una indagine comparativa in prospettiva interlinguistica. Questo studio si è sviluppato nell'ambito di un progetto di ricerca più ampio, il MEDTYP , finalizzato all'elaborazione di una mappa tipologico-linguistica delle regioni che insistono sul bacino del Mediterraneo. L'ipotesi di partenza di questo studio è che le tracce della fitta rete di relazioni, storicamente documentate, tra i popoli stanziati sulle rive del Mediterraneo, si celino anche nelle lingue parlate in questa regione. L'obiettivo principale di questa ricerca è dunque l'individuazione, tra le strategie utilizzate per esprimere la 'valutazione', di eventuali fenomeni linguistici specifici di quest'area, la cui evoluzione possa essere stata determinata dal contatto tra le lingue coinvolte.
Il lavoro è di fatto suddiviso in tre parti. Nella prima (cap. 1 e 2) si procede alla definizione, sul piano semantico, della 'valutazione' ed alla delimitazione dell'ambito di indagine. Nella seconda (cap. 3, 4, e 5) vengono analizzate in modo dettagliato le strategie formali a cui le lingue del campione ricorrono per esprimere le funzioni semantiche valutative. Nella terza (cap. 6) viene approfondito, anche in chiave diacronica, un fenomeno particolarmente significativo, l'origine e la diffusione dei suffissi accrescitivi, in cui si celano tracce di convergenza tra alcune lingue romanze, il neogreco, le lingue slave meridionali ed alcune lingue semitiche (maltese ed arabo marocchino soprattutto).
Nicola Grandi (Ferrara, 1973) si è laureato in Lettere classiche presso l'Università degli Studi di Ferrara ed ha poi conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Linguistica presso l'Università degli Studi di Pavia. Attualmente è ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca. Si occupa di morfologia sincronica e diacronica e di tipologia linguistica, con interesse particolare per i fenomeni di convergenza interlinguistica in ambito mediterraneo ed europeo.
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