A cura di: Alfredo Marini
Per la fenomenologia della coscienza interna del tempo
Pagine: 506
ISBN: 9788820476045
Edizione: 4a ristampa 2014, 5a edizione 2001
Codice editore: 230.1
Disponibilità: Discreta
A cura di: Alfredo Marini
Pagine: 506
ISBN: 9788820476045
Edizione: 4a ristampa 2014, 5a edizione 2001
Codice editore: 230.1
Disponibilità: Discreta
Da Bergson a Proust a Minkowski, da Einstein alle scienze storiche e psicologiche del '900, dallo strutturalismo allo storicismo, dall'«eterno ritorno» di Nietzsche a Th. Mann e a Heidegger, dal «monologo interiore» alla logica modale o all'informatica, il problema del tempo è l'ossessione più profonda della coscienza teorica del nostro secolo; perfino lo storicismo crociano e l'attualismo gentiliano si scontrarono occultamente su questioni di sincronia e diacronia. E' alla struttura della temporalità che Dilthey ancora la sua costruzione del mondo storico-sociale; è a una reinterpretazione del problema della temporalità nella Critica kantiana che Heidegger affida la più avvelenata delle sue frecce contro la cultura del «neokantismo».
Il primo nucleo di queste meditazioni husserliane sulla coscienza interna del tempo risale alle lezioni universitarie di Gottinga del 1904-05 e fu concepito in un quadro dei principali problemi della fenomenologia (percezione, attenzione, fantasia e temporalità) che stava impetuosamente evolvendo.
Le Ricerche Logiche di Husserl, accolte dal Dilthey settantenne come il più grande progresso scientifico della filosofia a partire dalla Critica della Ragion Pura di Kant, avevano ormai fatto esplodere il vecchio quadro brentaniano e diltheyano della «psicologia descrittiva», anche se la fenomenologia doveva a sua volta recuperare, entro una superiore coscienza metodica, molti contenuti di quel quadro.
Un primo tentativo di grande sintesi fu l'ontologia generale e regionale della coscienza e del mondo disegnata da Husserl nel piano delle Idee (a partire dal 1913) e solo in parte realizzata. Le farà seguito il programma più ampio e impegnativo della costituzione del mondo dentro la vita concreta (storica) della «soggettività trascendentale» in tutte le forme e i livelli della genesi attiva e passiva. Lo spessore di questa genealogia costitutiva degli atti e delle sedimentazioni passive va dal più elevato livello dell'intenzionalità cosciente e attuale (la logica) fino al più profondo livello dell'intenzionalità anonima e fungente (il tempo).
Il problema del tempo, che «dilaga» in Heidegger, era stato per Brentano e per Dilthey ed è ancora per Husserl, il problema della «fonte» originaria e segreta del gran fiume del mondo psichico-spirituale, storico-sociale, umano e naturale. Husserl ha compiuto tre distinte spedizioni esplorative in queste regioni sconosciute e disegnato tre «mappe» distinte, benché legate da ininterrotta meditazione diretta e indiretta l'una all'altra (Gottinga 1904-05; Bernau 1917; Friburgo i.B. 1930-33).
Ecco la prima (e per ora anche l'unica completamente documentata) di tali «mappe»: quella di Gottinga, approfondita e arricchita nei dodici anni successivi e preparata per la stampa dall'Autore stesso con la collaborazione redazionale della sua assistente di allora, Edith Stein (1917). Forse anche ai problemi di quella collaborazione fu dovuto il ritardo di undici anni con cui il lavoro apparve, a cura di Heidegger, sull'«Annuario» fenomenologico del 1928 (quasi «al seguito» di Essere e Tempo). L'«intiero filologico», triplicato rispetto all'edizione del 1928, che presentiamo in edizione italiana, è dovuto a Rudolf Boehm (1966): l'idea di questa traduzione fu di Enzo Paci e il nostro lavoro iniziò quello stesso anno.
L'edizione critica della seconda «mappa» (che vide in sede redazionale la collaborazione impegnata dell'allora assistente di Husserl, Eugen Fink) è in preparazione presso l'Archivio-Husserl di Lovanio. Della terza abbiamo un'anticipazione antologica sugli inediti, ad opera di Gerd Brand (1955), nella competente traduzione italiana di Enrico Filippini (1960).
Contributi: Rudolf Boehm, Alfredo Marini
Collana: Filosofia
Argomenti: Fenomenologia
Livello: Classici
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