I Tartari e l'Apocalisse

Nella prima metà del XlIl secolo, l'irruzione e l'avanzata delle armate mongole in Europa ripropongono all'Occidente cristiano, con drammatica urgenza, i temi di una plurisecolare paura nei confronti dell'Oriente, luogo insieme ostile e favoloso, spazio dove si celano tremende forze di distruzione e dove la natura percorre le vie dati' assurdo, del mostruoso. In questo studio - segnalato dalle "Annales" come un "modello per i rapporti tra storia événementielle e storia intellettuale". si esamina come un complesso sistema concettuale - quello di Ruggero Bacone - si venga modificando proprio in conseguenza dell'invasione mongola, che si dilata a segno dei tempi, a premonizione dell'avvento dell'Anticristo. In questa prospettiva, il fenomeno storico si Inserisce nelle raffinate costruzioni astrologiche dell'oroscopo delle religioni e diviene stimolo al progetto di rinnovamento della chiesa e della società cristiana che Bacone - erede dei maestri Roberto Grossatesta e Adamo Marsh - sottopone a Clemente IV. In tale rinnovamento, centrale è la funzione della scienza: la comprensione della natura si traduce in intervento efficace e trasformazione del mondo, ma è anche la via di un'ascesi del sapiente che lo conduce a coniugare la parola di fede del cristiano e il sermo potens del mago.

Davide Bigalli (Vignola 1943) è ricercatore presso il -Centro di studi del pensiero filosofico del '500 e del '600- del CNR. Ha pubblicato studi sulla cultura e la sensibilità religiosa medievali e saggi di metodologia della ricerca in questo stesso ambito. Collabora alla, "Rivista critica di storia della filosofia" alla "Rivista di filosofia..