Freud e il problema delle origini
Pagine: 272
ISBN: 9788846453389
Edizione: 1a edizione 2004
Codice editore: 1950.1.6
Disponibilità: Esaurito
Pagine: 272
ISBN: 9788846453389
Edizione: 1a edizione 2004
Codice editore: 1950.1.6
Disponibilità: Esaurito
"Freud ci ha insegnato che le questioni più cliniche possono dispiegarsi in psicoanalisi soltanto sul piano più astratto, quello della metapsicologia. Fedele a questa lezione, l'autrice riprende i fili della concezione delle origini sparsi lungo tutta l'opera freudiana. In tal modo ella ci consente di cogliere, in statu nascendi , i processi di differenziazione che costituiscono lo psichismo grazie al legame con l'Altro. Giacché l'origine, così come Freud la propone, non è mai Una. Essa è posta nel gioco molteplice di differenze fondamentali, che circoscrivono il campo d'azione dei concetti: la "madre", il "padre", l'"io", che denominano modalità originarie del rapporto con l'Altro. Rintracciare queste modalità originarie è indispensabile ai nostri giorni, poiché la nevrosi contemporanea problematizza non solo il "padre", come si dice assai di frequente, ma più ampiamente i modi di costituzione dell'essere in relazione, tanto nelle loro potenzialità simboliche quanto nei loro effetti alienanti." (Dalla 2a edizione francese)
L'operazione presentata in questo volume, più precisamente, consiste nel tentativo di mostrare come nell'opera freudiana, sia dal punto di vista dello svolgimento storico-concettuale che nei termini di eredità teorica, sia presente una problematizzazione delle origini dello psichismo, che sollecita immediatamente l'interesse di chiunque si accosti al campo dei fenomeni psichici, a prescindere dal tipo di orientamento, psicologico o psicopatologico, teorico o clinico.
Dopo la desacralizzazione dell'origine dell'Uomo da parte di Darwin, Freud procede ad un'analoga operazione riguardo allo psichismo umano, e, come la Balestriere dimostra, anche nel senso della desacralizzazione, o smitizzazione, della Tesi dell'Origine Unica di tale psichismo. L'intreccio dei rimandi (teoria-clinica, mito-riflessione scientifica, esperienza-astrazione metapsicologica, ontogenesi-filogenesi, per citarne alcuni) che l'autrice espone su questo tema costituisce una trama, o meglio uno spazio epistemico ove trovano posto nozioni definite e linee di sviluppo concettuale, altrimenti separate da confini arbitrari e da derive storiche. I tre vettori che caratterizzano questo spazio - l'asse materno, quello paterno e quello personale - fungono da guida alla descrizione di una origine che non solo è molteplice quanto al punto di partenza, ma anche riguardo alle caratteristiche metapsicologiche, cioè economiche, dinamiche e topiche. La molteplicità concerne anche la temporalità, che in psicoanalisi assume la peculiare forma della Nachträglichkeit (posteriorità), dell'azione congiunta di un "prima" e un "dopo", con l'intervallo di una latenza, nella costituzione di strutture, processi e significati psichici.
Tutto l'insieme teorico, ricostruito e proposto in questo volume, costituisce poi una implicita attestazione della specificità della funzione dello psicoanalista, "operatore" del trattamento con funzioni di attivazione dei processi di differenziazione alla base di ogni possibile elaborazione.
Lina Balestriere è italiana e vive a Bruxelles. Psicologa e psicoanalista, membro della École Belge de Psychanalyse, oltre all'attività clinica privata, svolge attività di formazione presso il Centre de Formation à la Clinique Psychanalytique dell'Università Cattolica di Lovanio e dirige il Servizio di Salute Mentale Le Chien Vert a Bruxelles.
Contributi: Alessandro Garella
Collana: Le vie della psicoanalisi
Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l'intervento clinico - Psicoanalisi e psicologia dinamica
Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti
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